16/07/2012
Il fiore di girasole è considerato portatore di gioia e allegria proprio per la sua grande infiorescenza che sembra sorridere, ma anche per il colore giallo acceso, brillante e splendente proprio come un ‘piccolo sole’ che illumina e comunica un senso di calore. Per questo motivo questa immagine è riprodotta di frequente sui decori delle case rustiche, sulle piastrelle e nei corredi da cucina.
Il movimento dovuto al fenomeno naturale dell’eliotropismo, per cui il capolino inclinato del girasole coltivato e in via di fioritura segue sempre il sole dal suo sorgere per tutto il corso della giornata, da est a ovest, per ritornare a est alla sera, è interpretato in maniera controversa. Un’antica leggenda influenzata dalla mitologia greca (che non conosceva ancora il girasole) narra che, alla sua origine è legata alla vicenda successa alla ninfa Clizia, innamorata non ricambiata di Apollo, il dio del sole, che stava seduta e lo fissava dall’alba al tramonto. Per magia, il corpo di Clizia fu trasformato in un girasole – le gambe in stelo, il volto in fiore, i capelli dorati in petali gialli – che continuò a voltarsi sempre verso il sole. In quest’ottica, diventa quindi simbolo di costanza e di fedeltà assoluta, anche da parte di un ammiratore devoto, oltre che di una persona innamorata, oppure di adorazione che sfocia nella fissazione passionale. Per i Cinesi rappresenta la longevità e, secondo il linguaggio dei fiori, esprime un messaggio di vero amore da parte di chi lo regala.